Il processo di sincronizzazione dei cookie consente a diverse piattaforme ad tech di allineare l'identificazione degli utenti attraverso lo scambio di identificatori unici. Questo coordinamento è necessario perché i cookie sono limitati dal dominio, limitando l'accesso ai dati di prima parte. Come evidenziato da Roesner et al. (2012), “la sincronizzazione dei cookie consente ai tracker di terze parti di eludere l'isolamento dei cookie imposto dal browser, portando all'identificazione cross-site”. I partecipanti a questo processo includono inserzionisti, editori, demand-side platform (DSP), supply-side platform (SSP), ad exchange e data management platform (DMP).
Osservazioni chiave:
- I profili utente vengono creati collegando gli identificatori impostati da diverse piattaforme, consentendo il tracciamento cross-site e la pubblicità personalizzata.
- La condivisione dei dati avviene tramite reindirizzamenti HTTP, pixel tag o snippet di codice JavaScript, che passano in modo sincrono o asincrono gli identificatori tra i sistemi.
- Il processo facilita le richieste di offerta (bid request) in ambienti di real-time bidding (RTB) dove più parti necessitano di una comprensione comune di ciascun utente: “Senza la sincronizzazione dei cookie, ogni partner vede un identificatore non collegato, riducendo il valore dei dati dell'utente per il targeting e l'attribuzione”.
- Le implicazioni per la privacy sono significative; gli studi dimostrano che la sincronizzazione dei cookie estende la portata del tracciamento ben oltre ciò che gli utenti si aspettano o possono controllare. “La sincronizzazione dei cookie aumenta il numero di terze parti che possono tracciare gli utenti, portando a maggiori rischi per la privacy”.
- Quadri normativi come il GDPR hanno imposto vincoli a queste pratiche, con alcune piattaforme che perseguono alternative come la risoluzione dell'identità lato server e l'affidamento ai dati di prima parte.
In sintesi, la sincronizzazione dei cookie è una soluzione tecnica che collega i dati degli utenti tra domini diversi per supportare la pubblicità digitale mirata. Sebbene efficace nel creare profili utente unificati per scopi di marketing, espone gli individui a rischi di tracciamento e privacy più ampi, sollevando continui dibattiti legali ed etici nel settore.