Che cos'è il tracciamento cross-site?

L'analisi dei meccanismi di tracciamento cross-site conferma che entità di terze parti—incluse piattaforme pubblicitarie e di analisi—utilizzano tecnologie come cookie, pixel di tracciamento e browser fingerprinting per monitorare gli utenti su più siti web non correlati. Le prove empiriche dimostrano che:

• I cookie sono lo strumento più diffuso, con cookie di terze parti incorporati in oltre l'80% dei siti web più popolari, facilitando la condivisione di dati comportamentali con domini esterni.
• I pixel di tracciamento (immagini invisibili 1x1) e il browser fingerprinting estendono ulteriormente le capacità di tracciamento identificando in modo univoco gli utenti senza dipendere dai cookie.
• Un risultato degno di nota riporta che quasi il 75% delle attività di tracciamento inizia prima che gli utenti forniscano qualsiasi forma di consenso, spesso prima che gli utenti interagiscano con i banner dei cookie.

I risultati principali evidenziano preoccupazioni per la privacy—gli utenti sono soggetti alla creazione di profili comportamentali dettagliati per la pubblicità mirata, spesso senza la loro conoscenza o approvazione esplicita. Interviste e studi sugli utenti dimostrano costantemente una bassa consapevolezza della portata e dei metodi di tracciamento cross-site (Utz et al., 2019).

Le risposte normative includono il General Data Protection Regulation (GDPR), che impone il consenso per la raccolta dei dati e ha portato a cambiamenti osservabili nelle pratiche di tracciamento. Tuttavia, le analisi rivelano che anche dopo l'entrata in vigore del GDPR, il tracciamento da parte di terzi rimane diffuso a causa di soluzioni tecniche alternative e della non conformità (Matte et al., 2020).

Riepilogo dei risultati:

• Il tracciamento cross-site è guidato principalmente dalla necessità degli inserzionisti di fare marketing mirato.
• Gli strumenti tecnici (cookie, pixel, fingerprinting) consentono un monitoraggio persistente.
• La stragrande maggioranza del tracciamento inizia prima che vengano presentati i meccanismi di consenso dell'utente.
• Le misure normative non hanno eliminato completamente le pratiche di tracciamento furtivo.
• La ricerca in corso richiede un'applicazione più rigorosa e nuove tutele tecniche.