August 15, 2025
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Il monitoraggio del dark web di Google, noto come dark web reports, fornisce una sorveglianza automatizzata del dark web per informazioni personali compromesse. Lo strumento consente agli utenti di creare un profilo con dettagli che includono nome, indirizzo, email, numero di telefono e, facoltativamente, Social Security Number (SSN), nome utente e password. Al momento della registrazione tramite la pagina Results About You, gli utenti autorizzano Google a scansionare sistematicamente le fonti note del dark web alla ricerca di corrispondenze con i loro dati.
L'analisi indica che la funzionalità principale si basa sulla corrispondenza degli identificatori forniti dall'utente con i database di credenziali trapelate e informazioni personali trovate su marketplace illeciti e dump di dati violati. Secondo la documentazione di Google (Centro assistenza Google, 2024), questo processo utilizza sia algoritmi proprietari sia fornitori terzi di dati sulle violazioni. Quando viene trovata una corrispondenza, gli utenti ricevono notifiche che evidenziano quali elementi (come email o SSN) sono stati scoperti e dove (ad esempio, forum di hacker, siti di paste).
Un risultato importante è una maggiore responsabilizzazione dell'utente:
I risultati chiave di studi recenti confermano l'efficacia del monitoraggio automatizzato del dark web. Ad esempio, Rani et al. (2023) in IEEE Access hanno dimostrato che "gli strumenti automatizzati possono rilevare fino all'80% delle esposizioni di credenziali entro 48 ore dalla pubblicazione della violazione" (Rani et al., 2023). Ciò suggerisce che l'approccio di Google potrebbe ridurre sostanzialmente la finestra di vulnerabilità per gli utenti interessati.
Tuttavia, la portata dello strumento è limitata dalla natura dei dati del dark web. Non tutte le violazioni vengono pubblicate o indicizzate dai partner di scansione di Google. Inoltre, Douriez et al. (2021) nel Journal of Cybersecurity notano che "la completezza del monitoraggio del dark web è limitata da marketplace in continuo cambiamento e da canali di comunicazione crittografati" (Douriez et al., 2021). Di conseguenza, sebbene lo strumento di Google rappresenti un progresso significativo nell'autoprotezione dei consumatori, non può garantire un rilevamento esaustivo.
In sintesi:
Riferimenti: